I l gesuita p. Giacomo Costa, nel presentare la struttura dell’Instrumentum laboris del prossimo Sinodo sui giovani, ne ha evidenziato il tipico processo di discernimento: riconoscere, interpretare, scegliere. Ha precisato, anzitutto, che il discernimento “non è una tecnica per prendere decisioni ma un esercizio della coscienza, fondato sulla convinzione di fede che la vita in pienezza è un dono offerto a ogni uomo e ogni donna”. Questa dinamica riguarda ciascuna persona, ma interpella anche i gruppi, le organizzazioni e le istituzioni, comprese quelle ecclesiali:

Riporto alcune indicazioni interessanti di Francesco sulla concezione della pastorale giovanile. Secondo il Papa, la pastorale giovanile deve essere: Articolata, in modo da rispondere alle domande che ogni giovane si pone e da offrire a ognuno di loro il necessario per colmare in abbondanza il loro desiderio di ricerca (cfr. Gv 10, 10). Non si può dimenticare che il Signore chiama ciascuno per nome, con la sua storia, e a ciascuno offre e chiede un cammino personale e intrasferibile nella sua risposta vocazionale. Narrativa.